Manifesto grande dolore per l’incidente mortale del giovane operaio Mimmo Massaro e con l’intera nostra Città ne sono sconvolto.
Tutti siamo tornati a quel tragico giorno di 7 anni fa quando a morire fu Francesco Zaccaria.
7 anni di custodi giudiziari, commissari e ora i nuovi proprietari per ritrovarci a piangere per un incidente avvenuto con le stesse identiche modalità: come è stato possibile!
Come è stato possibile che Mimmo Massaro fosse sulla gru nonostante le condizioni meteo? Com’è stato possibile che la gru non reggesse l’impatto di un fenomeno che, in condizioni simili si era già verificato e questi eventi atmosferici siano sempre più frequenti anche da noi: tutti ciò è inaccettabile!
Chiedo sia fatta piena luce sulle responsabilità, c’è bisogno di giustizia!
Mi unisco al cordoglio della città, dei colleghi, della famiglia di Mimmo: preghiamo per lui e per noi, perché il Signore ci dia la forza e ci sostenga in un momento così doloroso. Ho sentito per telefono sua sorella Primula che nel colmo del dolore chiedeva giustizia ed ha manifestato una grande fede. “È con Gesù!” mi ha detto, come lampo di luce in mezzo a queste dense tenebre.
Non può più essere vano il sacrificio di tanti lavoratori; chi ha il dovere di intervenire deve farlo subito . Due fatti nelle stesse condizioni gridano che il tempo è scaduto!
La natura si ribella con forza alle offese dell’uomo in tutti questi anni: non possiamo imputare a lei questa morte ingiusta!
È dell’uomo la responsabilità, è del modello economico che ha scelto e che sacrifica altri uomini. Fermiamoci, riflettiamo, e prendiamo decisioni urgenti, mentre soprattutto in questo momento affido alla preghiera Mimmo e i suoi i famigliari.
+ Filippo Santoro
Arcivescovo Metropolita di Taranto